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La Storia della Barba

La storia della Barba. 

Una breve passeggiata nella storia della Barba e del suo ruolo nella società.

Come tutte le cose belle e speciali anche la barba ha la sua antica storia da raccontare. La barba nel corso dei secoli ha assunto precisi e determinati valori, ha significato talvota saggezza e potere, forza e virilità; altre volte al contrario ha assunto accezione negativa o trascuratezza.

Percorriamo dunque insieme qualche piccolo appunto sulla storia della Barba. Faremo un rapido excursus su epoche passate dove la barba ha rappresentato un concetto e un’idea e non semplicemente un vezzo. La storia della barba è abbastanza travagliata. La Barba ha raccontato religioni, episodi di supremazia, rapporti ed equilibri socio-culturali, usi e costumi di popoli, personaggi, sovrani e mode.

Nelle diverse epoche storiche portare o meno la barba poteva definire ruoli o segnare la demarcazione tra membri dello stesso gruppo sociale. Ogni periodo storico infatti ci vede barbuti o sbarbati, definendo attraverso tale caratteristica le diversità sociali e umane designando in molti casi la propria posizione gerarchica all‘ interno della Società.

Non va dimenticato poi che nel corso della storia, decidere di portare o meno la barba non era, come accade oggi, una scelta (talvolta) dettata dalle mode, ma si riferiva ad una rigida applicazione di regole ben precise.  La Barba, così come altre numerose situazioni,  doveva rispettare molte convenzioni a seconda della posizione occupata nella scala sociale. Quindi un sovrano, un combattente, un sacerdote, un filosofo; a seconda del ruolo e di uno specifico periodo storico doveva sottostare a chiari dettami…

 

La Barba nelle Antiche Civiltà

Nella nostra cultura, così come accade per la letteratura, l’arte, la scienza, anche la barba definisce un popolo, racconta rapporti e storia di esso. Per gli Assiri ad esempio la barba doveva essere lunga, curatissima, profumata e esibita come dimostrazione di potere e comando. Per gli antichi Egizi invece la barba appariva appuntita e affusolata e senza collegamento con i baffi che era meglio non avere; anche qui rappresentava forza e potere tanto che ne venivano utilizzate alcune finte in molte occasioni. Anche per gli Ebrei era imprescindibile, non a caso un’antica imposizione religiosa obbligava i sacerdoti a tenerla lunga e non spuntata.

 

La Barba Greca e Romana

In questo rapido viaggio nella storia della barba giungiamo alle antiche civiltà greca e romana.  Qui la barba rimane un vero e proprio simbolo di potere, saggezza e spesso di virilità. Non è infatti un caso che le divinità antropomorfe siano rappresentate con lunghe e imponenti barbe proprio a segnare una forte demarcazione tra la potenza divina e l’essere umano.

A testimonianza di tale importanza, vediamo sorgere ad esempio le prime barberie in Grecia. All’inizio le barberie oltre ad offrire servizi di manicure, pedicure e massaggi, offrivano anche servizi ti tipo medico, passati poi nelle mani degli uomini di Chiesa, considerati per l’appunto i primi medici.

Nella Roma antica, nel secondo secolo per esempio, il taglio della barba era un vero e proprio rito, una sorta di passaggio dall’eta puerile a quella da adulto.  Andare dal barbiere era considerato tradizionalmente un momento di crescita, che faceva parte dell’idea stessa di diventare uomo.

In controtendenza rispetto a quanto detto finora all’epoca di Alessandro Magno vediamo un netto cambiamento, soprattutto a livello militare. Per i guerrieri era assolutamente vietato e sconsigliato portare la barba.  La spiegazione di questo divieto è molto particolare. Sapete perché?

Il nemico, aggrappandosi ad una lunga barba poteva far cadere da cavallo l’avversario e annientarlo. Ecco perchè Alessandro Magno imponeva una rasutura quotidiana ai guerrieri, garantendo loro anche benefici igienici evitando la proliferazione di zecche, pidocchi o pulci. Possiamo inoltre dire che in ambito militare questo era uno standard acquisito per i grandi vantaggi che procurava sul campo di battaglia ai guerrieri.

Proseguendo in questo rapidissimo viaggio non possiamo non citare la Chiesa. Anche qui infatti c’erano convenzioni e regole ben precise in base all’ epoca storica. Talvolta nel corso dei secoli è stata considerata peccaminosa o volgare, altre volte invece segno inconfondibile di sapere (assimilita alla figura dei filosofi)

 

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Età Moderna e Contemporanea

Diversa la situazione nella Francia del Re Sole terra della vera moda dell’epoca. Con Re Luigi XIV e i suoi successori, dediti all’eleganza e al lusso tipici della corte di Versailles, i barbieri trovarono infatti conforto più nelle capigliature e meno nella barba, che sparisce quasi del tutto lasciando spazio ad un viso pulito e rasato completamente.

Nell’Ottocento si vede la vera esplosione della barba (e del look) intesa come tendenza e moda. Si diffondono infatti in quel periodo numerosi strumenti di bellezza e per la rasatura sempre meno pericolosi e più facili da utilizzare, sia dai barbieri che dalle persone in modo autonomo. Vennero creati e molto utilizzati unguenti, creme e cosmetici per la cura della barba, del pelo e della pelle; una situazione molto simile a quanto accade oggi. Sono gli anni dei baffi arricciati, delle forme improbabili e delle sperimentazioni, tipiche anch’esse di un momento storico di grande subbuglio e novità.

Nel Novecento poi, ed in particolare con l’avvento del nazismo e di Hitler, la barba viene a contrapporsi ai baffi del Fuhrer, e il mustacchio viene considerato segno di autorevolezza e potere che contraddistingueva i soldati e l’autorità.

 

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Verso i giorni nostri

Via via che si scorre la storia fino ai giorni nostri e nei tempi piu moderni vediamo che la barba acquisisce sempre piu una connotazione modaiola, indicando ad esempio un look alquanto trasandato, o meglio finto trasandato. E’ tipica degli Hypster, ovvero coloro che ascoltano un certo tipo di musica jazz, e che fanno del vintage e del salutare  il loro pane quotidiano. Girano in bicicletta o tuttalpiù in auto d’epoca. Maglioni comodi. Speranzosi ma culturalmente impegnati.

Negli ultimi anni, invece, portare la barba è divenuto prepotentemente diffuso. Considerata accessorio di tendenza, è davvero alla portata di tutti, anche dell’uomo in giacca e cravatta garantendogli un alone di mistero e talvolta rendendolo piu interessante.

Se per le donne ci sono i parrucchieri che si prendono cura della loro bellezza, per gli uomini abbiamo visto aumentare in maniera esponenziale le barberie, dalle rustiche a quelle piu eleganti, considerati dei veri e propri salotti. La barba fa il look degli uomini, ornamento con cui giocare, un vero e proprio accessorio che descrive personalità, stile e attenzione alla propria persona.

 

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La Barba come Simbolo

Parole d’ordine: ordine e pulizia.  Per gli uomini la barba è un vezzo da tenere sempre  curato e perfetto. Per fare ciò c’è bisogno di una cura costante e dell’uso di prodotti giusti, molto spesso sono gli stessi barbieri o i “Barber Shop” ad indicare la via, trasformandosi in dei veri e propri centri del benessere, della bellezza tout court.

Come accade nel nostro salone, si viene a curare la barba e la propria voglia di stare bene, un vero e proprio stile di vita attento alle esigenza di un momento per se, dedicato alla propria barba e al proprio taglio di capelli. Un Luogo dove ritrovare attimi di evasione dalla routine quotidiana e dal tram tram delle fatiche lavorative e dal caos metropolitano.

La Barba è il simbolo di una volontà, quella di rimettere il proprio benessere e la propria salute fisica, mentale e psicologica al centro della propria vita evitando di trascurarsi o dimenticarsi di se stessi. Ci si accomoda in salone, si gusta una calda tazzina di caffè, si chiacchiera con il proprio barbiere, ci si racconta la vita e ci si gode i numerosi trattamenti disponibili anche per la propria bellezza e il proprio aspetto. La Barba è l’inizio di un viaggio sensoriale e umano che ci vede e vi vede finalmente protagonisti della vostra vita!

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