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L’Eleganza e la Cura Personale nell’Antico Egitto: Un Mondo di Parrucche, Rasature e Igiene

Gli antichi Egizi, noti per la loro vanità, dedicavano grande attenzione al loro aspetto fisico e ai capelli. Questo popolo, spesso afflitto da precoce perdita di capelli, trovava rifugio nelle parrucche, principalmente realizzate con fibre vegetali. Queste parrucche non erano solo un accessorio di moda ma anche una soluzione a problemi di alopecia, cercando di mascherarla con pomate estratte da una varietà di animali.

Il ruolo delle parrucche in Egitto era fondamentale, e la loro evoluzione attraverso le epoche è affascinante. Da modelli di media lunghezza a versioni sempre più voluminose e ornate con treccine, queste parrucche riflettevano lo status e il periodo storico. Le parrucche maschili, sorprendentemente, erano spesso più elaborate di quelle femminili. Inoltre, le donne di alto rango avevano il privilegio di indossare barbe finte, un segno di autorità e rispetto. I capelli bianchi erano visti con disapprovazione, quindi le tinture scure, soprattutto nere e ramate di henné, erano molto diffuse.

Tuttavia, l’uso delle parrucche era riservato alle classi sociali elevate. Mentre gli aristocratici sfoggiavano parrucche lussuose, i ceti meno abbienti avevano i capelli rasati, una pratica comune anche per ragioni igieniche, dato il loro frequente contatto con la terra. I sacerdoti, in particolare, dovevano radersi completamente la testa e il corpo come atto di purificazione prima di entrare nei templi.

La rasatura era una pratica diffusa in Egitto, non solo per un senso estetico ma anche per motivi igienici. La rimozione dei peli aiutava a mantenere la pelle libera da parassiti e batteri, particolarmente importanti in un paese come l’Egitto, dove il Nilo portava con sé vari batteri. In questo contesto, il ruolo del barbiere era cruciale, con la rasatura quotidiana che diventava una pratica comune, sia per strada che nei palazzi.

Anche l’età influenzava il look: i bambini portavano un ciuffo che ricadeva sulla spalla destra, coprendo l’orecchio, fino ai 10 anni, dopo di che veniva rimosso. Questi dettagli non solo mostrano la ricchezza della cultura egizia in termini di estetica e igiene, ma rivelano anche un approccio olistico e simbolico alla cura del corpo, che rifletteva credenze, status sociale e persino la spiritualità di questa affascinante civiltà.

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